Mah…

Quando hai dei fragili equilibri capita proprio che, chi è in ordine alfabetico giusto dopo di te nell’elenco universitario tanto da avere nome e cognome simili, ti chiami dicendo che ha passato biochimica e che siccome sta preparando in fretta patologia se le passi due appunti.
Balenandoti in testa lemmi come "vaffanculo stronza" e auguri di aplasie varie fingi che casualmente il tuo cellulare non prenda più. Ma te vai sedici ore in paranoia. Ti viene il mutismo, chiedi alla mamma se ti vuole bene, chiami tuo cugino e fate a gara a chi fa più minuti di silenzio. Poi dopo i pensieri ti vengono a catena e ti fissi sui malanni fisici. Non sai più cosa pensare, hai voglia solo di stare in silenzio. O in silenzio o a leggere. Con la solita voglia di non sentire nessuno, perché magari sei testona e pensi che l’unico modo giusto sia questo. Probabilmente di sicuro sbagli. Però vallo a capire, vallo.

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0 thoughts on “Mah…”

  1. Fran, è peggio sbattersi per tre giorni al fine di produrre un documento di 2 sole pagine da inviare al tuo prof, aspettare dieci ore perchè lui lo legga e ti dica che si aspettava di più, che c’è troppa fuffa, blablabla. Sono ad un passo dalle testate al muro. E non riesco ancora a decidermi: passo la notte a riscrivere o me ne vado a letto e ci ripenso domani mattina? Al fatto che tanti colleghi abbiano risposte positive da questo triste mondo, non ci penso proprio, al momento. Mi incazzo domani, magari.

    Baci

    Anna (che non ha ricevuto risposte dal ministero per quella vecchia cosa delle cure alternative, ma che ci crede ancora, almeno nella giustizia divina :) )

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