Lei ha ripreso l’oroscopo di Brezsny. Che almeno, Brezsny, non va accanto a Magalli con dei maglioncini fantastici a sogghignare un mi raccomando elencando una serie di cose così a caso. Per dire. Almeno Brezsny fa letteratura. Meglio di Moccia, meglio del resto. Dico eh.
Ma dicevo, l’oroscopo. Già io son toro.
[cielo, appena l’ho detto han sparato un fuoco d’artificio che parea l’incipit della guerra dei centanni. Son cose.]
Dicevo io son toro.
[non è successo nulla]
Solo che negli ultimi anni più che toro mi son sentita tanto un cavallo del Palio. Una bestiola coccolata, vezzeggiata, che guardava con gli occhioni un po’ così tutti i contradaioli che davan pacche dappertutto. Sì, e pensando "oh, sfacciati, il culo sarebbe anche il mio, e se lo facessi a te?". Una bestiola stressata, pronta al pronti e via che non sa poi bene perché bisogna correre ma lo fa (quindi, quel peperoncino dell’orifizio culifero… possiamo anche farne a meno). Solo che se la bestiola cade e inciampa, si sa, i cavalli da corsa soffrono e meglio se non stian lì, povere bestie a soffrire.
[uh, i fuochi, esco eh]
Dicevo, il periodo è un po’ così. Di merda. Ho il difetto di dire e pensare quello che penso. E tutto ciò non è lineare. E pensando ragiono pure. E ma nessuno mi capisce. Non nel senso pacca sulla spalla. Possibile che ci sia così differenza nel capire che quella che loro chiamano oggetto rotondo di gomma o a volte di altri materiali che prevedono talora il rimbalzare del suddetto oggetto io la chiamo palla? E poi alla domanda: "ma palla? io non credo, sia una palla. Non è a rettangoli cuciti di cuoio." E io penso che beh, è una palla piccina, di quelle fuffa da tirare al cane, ma è una palla.
Solo che per una delle due sottosituazioni, della grossa situazione, può essere approcciata con discorsi sulla filosofia del significante in 300 comodi volumi. L’altra no, e per l’altra, come direbbe il poeta, so’ cazzi. O come la direbbe un Sir: It’s a sad, sad situation (and it’s getting more and more absurd)
Per l’altra. Beh. Spero di dirla, prima di farla vedere scritta qui. A volte parliamo della stessa cosa. Ma non proprio possiamo semplificarla a livello di palla, via.
Andiamo sul medico.
Eh, gioco in casa almeno. Vediamo se mi spiego.
C’è una malattia, anzi, una parassitosi, che è dovuta al Trypanosoma. Solo che mica ne esiste uno, di tripanosoma. Ennò. La natura è bastarda per quanto è bella, e mica ce ne può essere uno solo, di protozoo flagellato di merda.
Magari io ti dico, al telefono, senza dirti dove sto: "eh, ci ho la tripanosomiasi"
Io parto subito a pensare: "Vah, sto poraccio, che non aveva la zanzariera nerazzurra ma soltanto la maglietta di Sforza perché quella di Ronaldo era finita e quindi si è beccato la malattia del sonno, visto che il tripanosoma brucei gambiense con la mosca a tzè tzè che ti punge… mmm, ma sarà il rhodesiense visto che intrattiene ancora una valida conversazione telefonica con me e lui non stramazza ma invero mi risponde pure?"
Sarei così gnucca dal non considerare che se la controparte, al telefono, non mi ha detto che si stava limonando un lama andino solo perché magari pensava che io ci potessi anche arrivare a considerarlo. O che perlomeno lo lasciassi a spiegare. E quindi ha solo (solo? mecojoni) la malattia di chagas perché una cimice mordendolo ha scagazzato sulla sua ferita e lui si è grattato.
E quindi?
Sticazzi, il paziente soffra pure con dignità. Mica sono io. Era un esempio.
Quindi oltre ad essere insultata da House perché gli ho fregato una trama di una puntata il punto è (stretta la foglia larga la via): non è perché ti dico che ho una cosa, sento una cosa, è riconducibile a determinati sintomi. No. Per me non è così. Ho una cosa, la ho. Io la chiamo in un modo. Però sappi che quella che io chiamo in un modo non è quello che tu indichi con la stessa parola. Lo so, è macchinoso. Ma anche io sono così. Io, io lo sai che giro con 39 di febbre e che anche se la notte prima non chiudo occhio dalle coliche il giorno dopo sono in piedi. Nulla può essere dritto. Il problema è che, quando non parliamo di palla, è così tutto maledettamente difficile da spiegare. E spiegarlo come un’anamnesi. Beh, cazzo, è svilente. Però, però se serve ci si può provare.
Figo, in tutto questo nessuno mi chiede più come sto fisicamente. Ho vinto.
alla spiegazione medica mi è apparso House sul cavallo del Palio che roteava il bastone contro Cameron, Chase e Foreman.
ho preso troppo sole, ieri.
scusi, a che pagina è la versione semplificata et comprensibile? cioè, quella stile “palla”; for dummies; divulgativa; bignami; wikipedia; parla-come-magni.
(e fisicamente? come va? har har!)
aiuto…
congratulazioni! hai soffiato al bimbo il premio del post più incasinato della settimana! :D
e non son cose (cit.) da poco.. ;)
(oh luca, se scherza eh!)
tu sei troppo avanti. fermati, che ci stai seminando :p
(come stai?)
Sì, ho piantato un bel post incasinato (ehm, ciccio…)