Uno yawn ci seppellirà.

Io devo superare ‘sta cosa che le persone mi leggono.

Cioè, io scrivo di getto, mica filtro. Poi le persone con cui lavoro mi leggono. Non credo sia una cosa positiva anche se S. mi ha detto "ho letto il tuo blog, hai una bella testolina". Però ecco, non so.

Sono stanca e scazzata, ma organizzare un Barcamp mi sta facendo capire tante cose.
La prima è che nel lavoro, in Italia, le donne sono più responsabili. E due che si va avanti a conoscenze. Se non sei nessuno purtroppo conti molto meno, se davanti non hai persone disposte ad ascoltarti.

Fortunatamente stamani in Provincia ci hanno ascoltato, a me e socia, e hanno voluto capire cosa proponevamo. L’ho trovato un atteggiamento bellissimo e molto propositivo, perché ultimemente di no a priori in territorio italico ne ho presi parecchi.

Insomma, fosse per me continuerei a lavorare solo coi tedeschi.
Scommetti che organizzare un barcamp lì è meno difficile? Io, vorrò sentire anche come fanno i parigini a organizzare i barcamp. A breve credo li contatterò (e se ce ne sarà uno nel periodo in cui son lassù ci parteciperò) perché credo che ‘ste cose accadano solo da noi: pare che l’email, se non seguita, appoggiata, soffocata e accompagnata da 300 telefonate non valga un cazzo.

Insomma, ci vuole una grossa incoscienza per arrivare in fondo.

Ho mandato dozzine di mail, ormai non capisco neppure più:
– le principali aziende di lavoro temporaneo hanno fatto orecchie da mercante.
– i consorzi della zona non si son degnati neppure di una risposta
– una importante azienda di roba da mangiare ha detto "eh, ma non è il foodcamp", quando credo che, chi si occupa del foodcamp, non li chiamerebbe mai e poi mai.
– apprezzo la risposta negativa di ikea, che ha detto che nella sua politica non ci sono le sponsorizzazioni ad eventi. Ma almeno ha risposto.

Grazie a lei, per il raggio di sole in mezzo alla nuvola di Fantozzi, e a lei, perché nel momento del bisogno c’è, anche se così fatantobruttodetto.

[la portano via mentre canta "Ce la farò", canzone spesso portata ai provini di X factor]


0 thoughts on “Uno yawn ci seppellirà.”

  1. Questa cosa del Barcamp è bella.

    Hai provato per caso a chiedere il patrocinio e qualche soldo all’Unione Industriali Parmense?

    Prova a sentire se hanno un gruppo Terziario e chiedi di parlare con il loro coordinatore. Se non ce l’hanno prova con il gruppo Giovani Industriali, non si sa mai… E se non ti danno due lire, chiedi almeno che facciano un po’ di pubblicità. La promozione non la negheranno di certo, spero.

  2. O anche a Cariparma / Banca Monte; nonostante una delle due (non ricordo quale) abbia annunciato che per il 2009 i soldi per sponsorizzazioni et varie saranno DIMEZZATI rispetto al 2008; tentar non nuoce

  3. Trovare uno sponsor di questi tempi dev’essere più che difficilissimo. Hai provato a sentire i vari consorzi? Parmigiano e Prosciutto più che altro. Io qui nel parmense non saprei dove andare a rastrellare soldi.

    Buona fortuna!

    Aloha – StefsTM

  4. Le donne sono sempre più pratiche e organizzate, ecco perchè a volte sospetto di avere qualche gene faloppo. Senti…sto lavorando ad eventuale altro sponsor. Spero di saperti dire qualcosa entro la fine del week end. Non so se ci sono chance, ma come dico sempr “tentar non scuoce” (in tema di food camp)

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.