Ché con quel nome potreste sembrare una band Heavy Metal, no?

Band of Skulls live at Locomotiv club, BolognaEmma Richardson dei Band of Skulls è la versione non buzzicona di Alison Mosshart dei The Kills. Ma non canta come la Mosshart. E non è una cosa a suo sfavore. Soprattutto è più presente a se stess… ehm. Mi è solo una ragazzona di un metro e ottantacinque col basso in braccio.

Ora voi sapete che penso che noi donne alte siamo fighe e che le donne che suonano il basso sono fighe. Quindi immaginate e deducete.

Lei rimane in centro del divano lì al Locomotiv, dopo che io accendo il registratore e inizio a parlare con loro. Stretta nella giacca, col frangettone, timidona. A volte non parla e quindi io interrompo e dico “oh, how is she so cute?” agli altri due colleghi. Lei allora ride e dice che è tutta una recita. E allora ci sblocchiamo e anche con Russell (che sembra il figlio di Taylor Hawkins dei Foo Fighters, diciamocelo) e Matt (arrivato dopo perché in pausa paglia) iniziamo a sparar bene risposte con un certo ritmo.

Voi dovreste ascoltare Sweet Sour quando esce. Io non ne posso fare la rece fino al primo febbraio, ma sappiate che il disco è bello, è all’altezza del primo e lo supera leggermente in radiofonicità. Saranno supporter dei Black Keys, lo sono stati per delle date dello stadium tour dei Muse, e lo sono stati per i Black Rebel Motorcycle club.  Canzoni loro sono finite in pubblicità e telefilm. Sono una delle cose migliori che tra poco potreste ascoltare e rivedere dal vivo in estate.

Perché dal vivo sì, spaccano.


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