Lelo: Costa? ma non lo infilerete (solo) nel cassetto!

(si ringrazia il pupazzo Petofi per l’attività di modello)

Spesso nel mio blog vedete che parlo di Lelo: perché? E’ molto semplice: se si è nerd si amano le cose tecnologiche. E se si è donne e si tiene un minimo a se stesse si va oltre alle considerazioni bigotte e si tiene alla propria sessualità si cercano oggetti adatti.

Questo post lo voglio dedicare a chi non si è mai avvicinata a questi oggetti, ma è sempre stata curiosa. Le nostre pressioni culturali italiane fanno sì che ogni volta che si pronunci Sex Toys venga visto tutto come squallido e peccaminoso (oddio, infatti io ricordo una riunione condominiale dove si urlava che nel palazzo vicino c’era un MANIACO che faceva trovare dei dildo -e non venivano chiamati così, quando li descrissero come “falli di gomma” io dissi “ah, dei dildo quindi” e mi guardarono malissimo- sullo zerbino di una condomina e delle copertine di dvd porno in giro. Sì, beh dissi anche “perché comprare dvd ancora nel 2014 quando c’è Pornhub” e allora lì definitivamente mi guardarono come se avessi avuto delle antenne verdi), in verità non è così.

Però andiamo di ex cursus storico: magari avete visto il film Hysteria. Se non lo avete fatto recuperatelo perché molto LOL: si parlava di questo medico d’Era Vittoriana occupato con il curare questi sintomi riconducibili all’isteria perché magari i mariti non davano le giuste attenzioni alle mogli in modo meccanico sul lettino da ginecologo. E quando, ecco, per problemi di usura professionale non ce la faceva più entrò in gioco l’invenzione di una macchina… che poi diventò virale.

Oh, insomma: anche alla regina Vittoria l’invenzione piacque. E che non si dica che già non faceva abbastanza sesso vista la squadra di calcio che aveva partorito!

Come vedete nella gif qui accanto LELO, brand svedese molto figo e come direbbero gli inglesi cheeky, mi ha fornita di due prodotti per una recensione imparziale. Come recensore top amazon mi sono capitati altri sex toys di altri brand e… tagliamo la testa al toro: credo che per alcune cose si debba puntare alla qualità. Come è meglio farsi un paio di scarpe che durano più di una stagione, farsi un gioiello che si può tramandare in famiglia, bisogna farsi anche un sex toy che non duri da natale-a-santo-stefano e che poi magari ti abbandoni nel momento del bisogno.

In primis: potete ordinare Ina Wave direttamente sul sito di Lelo. Nel mio caso è arrivato via DHL, con consegna puntuale e discreta, senza che nessuno potesse avere isteria e occhiatacce (!!) strane. La garanzia dura 10 anni (poi ricordatevi che c’è sempre la garanzia europea su ogni oggetto acquistato di 2 anni, ma qui le cose si fanno in grande) e sì, come vi dicevo viene 179 euro. Ma li vale tutti: la batteria, ricaricabile, dura molto e non è che dovete girare per casa cercando le pile come se fosse una caccia al tesoro. Altro grande vantaggio è che è impermeabile: è vero magari non immergetelo in acque profonde più di un metro… in compenso è resistente agli spruzzi d’acqua, quindi potete usarlo anche sotto la pioggia. Uff, oppure sì: avete soltanto privacy sotto la doccia ed ecco: lo potete portare con voi senza paure.

E’ un prodotto di lusso e design, basta vedere la confezione (peraltro molto discreta ed elegante, guardate Petofi come lo mostra ma con molta discrezione). Non ha forme allusive (se poi vedete qualche attinenza a parti anatomiche è un vostro problema), non ha spuntoni, è viola, sta con tutto, può essere utilizzato come bacchetta magica (molto magica) ad Halloween, in sostituzione della leva del cambio della vostra auto o per giocare al gioco della bottiglia. Ma non raccontatemi cosa deve fare quello che viene indicato quando si ferma, per favore.

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Provvisto di modalità intelligente (del resto, è tutto tranne che una testa di…uhm, diciamo…), non solo varia ininterrottamente la vivacità del movimento, ma ha vari livelli impostabili in modalità manuale, così da evitare di impazzire. Così sembra la descrizione di uno sbattiuova, uhm. In effetti come la maionese, infatti, se si è troppo aggressivi c’è il rischio che le cose non vadano a buon fine. Però potete ben dosare e sbizzarrirvi con i dieci settaggi diversi e le cinque intensità: possiamo chiamarlo gaming?

Le dimensioni sono giuste: né asiatiche (!) né da terra dei bonghi. Ina wave è il primo tra i sex toys a fare un particolare movimento della punta che mima molto l’atto sessuale e non è come gli altri che offrono una stimolazione meno coinvolgente, funzionalità brevettata dal marchio. La parte che va sul clitoride non vi farà male: ve lo assicuro. Ina Wave non è più un semplice vibratore rabbit (ehy, ecco quindi da dove veniva il detto “farlo come conigli”!) dedicato alla stimolazione simultanea di clitoride e punto G, ma una vera e propria mano in morbido silicone vellutato. In pratica: se prima non avete mai provato un orgasmo grazie al punto G avete oltre l’80% delle probabilità di averlo grazie a codesto oggettino. Poi, amiche single, Ina Wave non vi rutta sul divano e secondo me se gli date uno smartphone vi risponde anche su whatsapp. Insomma: anziché parrucchiere, mani e ceretta per il primo deficiente magari investite prima qui (uno non deficiente verrà poi)

Visto che parliamo di manutenzione: nella confezione Lelo Ina Wave ha un campione di un lubrificante a base acquosa (che potete poi acquistare da sole) e comunque vi ricordo di pulirlo dopo ogni utilizzo con un apposito detergente antibatterico. La carica avviene tramite un cavo usb.


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