La diga della “Afsluitdijk”
L’Afsluitdijk è una diga lunga 32 km e larga 90 metri che unisce la provincia settentrionale del Noord-Holland con la provincia settentrionale della Frisia, collegando Den Oever a Cornwerd.
Oggi l’Afsluitdijk non è solo una diga a protezione delle terre olandesi ma anche una superstrada percorsa ogni giorno da migliaia di persone. La si può attraversare da una sponda all’altra in auto, in bicicletta o a piedi, godendo dei panorami unici della splendida area del Waddenzee, il lato della diga che dà sul mare aperto e dell’IJsselmeer, il lato della diga che dà sul mare interno, il più grande bacino d’acqua dolce dell’Europa Occidentale.
Mulini a vento, polder, chiuse e stazioni di pompaggio… L’Olanda possiede una storia unica in materia di gestione delle acque.
La diga Afsluitdijk è forse l’esempio più impressionante di come il paese sia in grado di gestire le risorse idriche infatti, con circa 300.000 visitatori all’anno, la diga di sbarramento è una delle opere di ingegneria idraulica più conosciute d’Olanda.
I progetti futuri, la nuova Afsluitdijk
“De Nieuwe Afsluitdijk” (la nuova Afsluitdijk) è il nome del nuovo grande progetto della diga che mira a diventare esempio di innovazione sostenibile e gestione delle acque nel campo di: energia e acqua, natura e acqua ed economia e acqua. Si tratta di una collaborazione tra le province del Noord-Holland e della Frisia, per la cui realizzazione il governo stanzierà 800 milioni di euro.
Diversi sono gli interventi previsti dal progetto:
Rafforzamento della diga
Per quanto riguarda il mantenimento della sicurezza, la diga verrà rafforzata. Questo è necessario poiché, a 80 anni dalla sua costruzione, il lato che dà sul Waddenzee non è più abbastanza resistente e il suo rivestimento andrà quindi sostituito; il nuovo materiale attenuerà l’impatto dell’acqua sulla diga durante le tempeste e permetterà ad una piccola quantità di acqua di superare la diga, senza che questo crei problemi.
Anche altre parti della diga verranno modificate e rafforzate, per renderle maggiormente funzionanti, come ad esempio le chiuse che permettono il passaggio delle navi e le paratie che permettono di far defluire l’acqua dall’Ijsselmeer al Waddenzee.
Produzione di energia sostenibile
L’Afsluitdijk è la prima diga al mondo a creare energia sostenibile.
L’energia mareomotrice è un’energia sostenibile che viene prodotta sfruttando gli spostamenti d’acqua causati dalle maree.
L’ Afsluitdijk è il luogo perfetto per produrre questo tipo di energia: i movimenti delle maree nel mare aperto del Waddenzee creano un eccesso di acqua nell’IJsselmeer, la quale deve essere rimossa due volte al giorno.
Nel punto in cui l’acqua defluisce dall’Ijsselmeer al mare aperto sono state quindi poste delle turbine che sfruttano il passaggio dell’acqua per creare energia cinetica; l’obiettivo futuro è quello di posizionare altre turbine in altri punti della diga, per produrre sempre più energia sostenibile.
La diga come attrazione turistica
I progetti prevedono anche diverse iniziative volte a far diventare la diga una vera e propria attrazione turistica: un nuovo percorso ciclabile e pedonale lungo il lato della diga che dà sul Waddenzee (mare aperto); il restauro del monumento di De Vlieter che si trova a metà della diga; installazioni del famoso designer Daan Roosegaarde e l’apertura nel 2018 dell’Experience Centre, un luogo in cui i visitatori potranno conoscere e vivere da vicino la storia della diga e dei suoi dintorni.
Il Fish Migratory River
Uno dei progetti più importanti della “Nieuwe Afsluitdijk” è la costruzione del Fish Migratory River, un’apertura nella diga che renderà possibile il passaggio dei pesci migratori dall’Ijsselmeer al Waddenzee e viceversa e quindi il loro ripopolamento: per completare il loro ciclo di vita, questi pesci hanno infatti bisogno di acqua dolce e di acqua salata e finora la diga di sbarramento ne era un impedimento. Un progetto estremamente interessante che darà tra l’altro la possibilità ai visitatori di assistere al passaggio dei pesci tra il “mare interno” e il mare aperto.
L’origine della diga
La zona bagnata dallo Zuiderzee è da sempre stata minacciata dalle inondazioni; già nel diciasettesimo secolo vennero progettate delle dighe, ma a causa della mancanza di tecnologia, i progetti non vennero mai realizzati. Nel 1916, forti tempeste provenienti dal Mare del Nord e lo straripamento del fiume Ijssel, causarono un ulteriore allagamento della zona. Per porre fine alle alluvioni, nel 1927 l’ingegnere Cornelis Lely elaborò il progetto per la costruzione dell’Afsluitdijk.
L’edificazione avvenne tra il 1927 e il 1933 come parte del cosiddetto Progetto Zuiderzee, il quale si svolse in due fasi: in una prima fase venne creata la diga, suddividendo così l’antico Zuiderzee negli odierni IJsselmeer, il più grande bacino di acqua dolce dell’Europa occidentale e il Waddenzee. La seconda fase del progetto consistette nella bonifica delle nuove terre e nell’istituzione nel 1986 della municipalità di Noordoostpolder e della nuova provincia di Flevoland.
Per maggiori informazioni: https://www.theafsluitdijk.com/