Il Comitato scientifico della Fondazione Benetton Studi Ricerche ha deciso lassegnazione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2018 a uno dei luoghi più suggestivi e storicamente preziosi dellintera Irlanda se non del continente europeo, la piana dei Céide Fields (letteralmente i campi della collina dalla cima piatta), nei pressi di Ballycastle, piccolo villaggio sulla costa settentrionale della contea di Mayo.
Altissime scogliere Céide Cliffs preservano questo antichissimo mondo dalloceano Atlantico. Qui, ai primordi della storia, prima che in Egitto venissero innalzate le piramidi, giunse e si insediò una comunità che in qualche modo sostituì a unimmensa foresta un complesso sistema di campi coltivati, delimitati e protetti da muretti in pietra, affiancati da villaggi.
Qui, 5.500 anni fa, già prosperava una pacifica comunità ben organizzata, specialmente di agricoltori, che si impegnava collettivamente a disboscare la zona e a dividersi poi i terreni, strutturandoli in un sistema di campi regolari. Ciascuno delimitato da un muretto di pietre. La principale forma di sostentamento era lallevamento, ma i residenti erano anche abili costruttori di barche, sapendo lavorare alla perfezione sia il legno che la pietra.
Una società che possedeva già precise credenze mistiche e spirituali e che consegnava i propri defunti alla terra, inumandoli in tombe ben protette.
Prosperità e declino di questo amplissimo territorio sono legati a cambiamenti climatici, allapparenza trascurabili: due gradi di abbassamento della temperatura, appena. Sufficiente a cambiare il mondo dei Céide Fields.
Il regredire della foresta, che permette di conquistare sempre più terra fertile allagricoltura, se garantì benessere per molto tempo, alla lunga significò morte. Le piogge cominciarono a dilavare una terra non più protetta dalle foreste, a renderla acida.
Così quello che era un magnifico ambiente di vita, divenne una terra inospitale e insidiosa, progressivamente coperta dal lento formarsi della torba.
Così, di una delle più antiche civiltà del continente europeo non rimase apparentemente traccia. Prati, erbe palustri, eriche e muschi e licheni cancellarono ogni evidenza di unarea che era stata importante e prospera. Su di essa maturò limmensa distesa delle torbiere.
Ed è stato proprio scavando la torba per il riscaldamento di casa, che un maestro elementare del posto, Patrick Caulfield, negli anni trenta del secolo scorso, ebbe a cozzare contro le pietre del sottosuolo. Dal loro perfetto allineamento intuì non potersi trattare di presenze casuali. Conficcando una sonda nella torba cominciò a rilevare muretti e altri resti. Ma solo quarantanni più tardi, negli anni settanta, quella sua intuizione si trasformò in una delle più sorprendenti scoperte archeologiche del secolo. Grazie agli scavi del figlio, archeologo, di quel maestro, e delle generazioni successive. Ciò che quelle ricerche, che continuano tuttora, rivelarono fu un enorme sistema di campi, abitazioni e tombe coperto e preservato per millenni dagli strati di torba. Qui, inoltre, le ricerche svolte hanno indagato e messo in luce le tracce del solco dellaratro e la memoria della semina di orzo e frumento, stabilendo un nesso che, dallAsia centrale allEuropa del nord, racconta un passaggio dellevolversi millenario dellagricoltura nella storia delluomo.
Si tratta di un paesaggio agrario del Neolitico, che si manifesta con una straordinaria geometria dei manufatti, leggibile e godibile grazie alla presenza di un centro visitatori gestito dallarcheologa Gretta Byrne, nellambito dellOPW (The Office of Public Works) irlandese. Questultima, assieme al proprio maestro, larcheologo Seamas Caulfield, figlio dello scopritore, rappresenta un segno tangibile di una dedizione e di una cura responsabile del luogo, che va oltre il lavoro specifico dellarcheologo e ci parla del rapporto tra le testimonianze rinvenute, la pastorizia e le buone pratiche nel campo del turismo, e soprattutto, ancora una volta lungo le ricerche del Premio Carlo Scarpa, della relazione tra persone e luoghi estremi, sul bordo di unisola al margine di un continente ma al centro della storia di lunga durata del nostro pianeta.
Iniziativa culturale con il patrocinio di:
Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione del Veneto, Città di Treviso
Info: www.fsbsr.it