Raduno-iscj, Verona 12-13 Marzo.

Sarà, ma l’ultimo raduno pare sempre il più bello.
No, non si dice per far rosicare il paccaro dell’ultimo minuto o quello che non si smuoverebbe mai da casa neanche sotto la minaccia di cataclismi naturali, ma proprio perchè è un dato oggettivo.
Stavolta a dire il vero non mi sono eccessivamente sbattuta per organizzare. Son cose… è un po’ come chi, e sottolineo *chi*, non studia una mazza e si presenta agli esami passandoli con trenta e lode. Così eh…
Dicevo, gran bel raduno. Poi magari è stato un mio modo di vedere le cose in un impeto di ottimismo. Al raduno pare aver partecipato anche mr Ass, o almeno un suo lontano parente arrivato trafelato da San Siro dopo che aveva propiziato il suo protetto Kakà. Son cose. [Calcisticamente parlando mi chiedo com’è che debbano sempre capitarci dei dementi nella terna arbitrale. Ah, non si accettano rosicate nei commenti perchè sporcate eh…]
Partiamo da sabato. Arrivo a Verona già stanca, dopo che per uscire da Parma mi fan fare la strada dell’orto per riuscire a raggiungere la direttrice per Mantova. Arrivo in hotel e mi metto a mo’ di pinguino spiaggiato sul letto.
Penso che sarebbe bello uscire e vedere Verona. Però il sonno è sonno e sono le quindici. Mi appisolo circa un’oretta. Dopo quel lasso di tempo mi chiama Rolando, che con Mara son già arrivati dopo un viaggio un po’ tribolato in treno. Visto che mi sentivo quasi in colpa di fronte alla loro vitalità e voglia di uscire tento di riassettare l’apparato locomotore e mi avvio con la mamma verso la hall dell’hotel. A piedino, dalla zona stazione, raggiungiamo piazza Bra. Lì c’è la pausa merendera [sì, con vergogna -ma per fare compagnia a Rolando eh- ammetto di essermi scofanata un affogato all’amarena, moooolto buono]. Poi andiamo a fare un giretto per la città. Pausa alla presunta casa di Giulietta per toccare una delle due mammelle resa più lucida dal toccatocca dei turisti, piazza delle erbe… il castello… e sul ponte…
Sul ponte mi squilla il telefono. Cerco di armeggiare in tasca con la lampo e come tutte le volte mi incacchio con la profondità della tasca. Dopo sue secondi mi accorgo che il demen… ehm, il losco figuro che a sinistra mi stava fissando mi fa: «puoi anche non rispondere…»
E chi era? Steve… «Vaffangn…». Si scambiano due parole, lui la sera sarà in compagnia dei suoi amici ma l’indomani dovrà essere scarrozzato da un iscjer a caso alla volta del ristorante.
Poi gli altri 3 rimasti si fidano del mio senso dell’orientamento per ritornare in piazza. Appuntamento alle diciannove e trenta sotto la statua di un Vittorio Emanuele a caso. Arrivano prima Matteo (Video68) e Vilma. Poi anche John, che ci guida alla volta del ristorante. Il primo è chiuso. Si torna indietro dirigendoci verso piazza delle Erbe. Il secondo pure. La terza volta è quella buona, in piazza dei signori. Ci sediamo, ordiniamo e aspettiamo Kus&Pib che devono arrivare da Padova. Già Steve mi aveva avvisato del dramma digestivo occorso alla brigata romana post-burgherking. Come dire… l’hamburger si era piantato ‘n ‘goppa ‘o stommaco e ci aveva preso residenza stabile.
Intanto, mentre erano arrivati al ristorante con fame zero i due sovracitati, al tavolo attiguo si consumava un dramma di coppia.
Lui, quarant’anni circa. Inversamente tricotico. Occhiali dalla montatura improbabile. Lei…. mmm, non l’ho vista, se mi giravo davo troppo nell’occhio. Però lui non riusciva a toccare cibo, guardava la pizza come se fosse stata una stampa tarocca di Van Gogh. Lei sezionava la pizza con l’accuratezza di un chirurgo. Il gelo lì in mezzo sebbene nel ristorante ci fossero circa 43 gradi che mi facevano avere delle vampate tipo donna in menopausa. Dopo ho saputo il sonoro della conversazione (eeeh, son cose): lui accusava lei di parlare male in giro e che lo sapevano tutti bla bla bla…
Appena finita la pizza rustica e la meringata mi ridirigo con i compagni d’hotel verso la stazione. Dovevano essere 1200 metri secondo il depliant. Staminchia. Imho circa 3-4 km.
Torno e tento di studicchiare. Tento. Metto la ZDF di sottofondo mentre parlano di sport. Dopo un po’ parlano anche della Roma dipingendola come la vergogna del calcio europeo perchè non si saprebbe comportare con gli arbitri. Spengo la tv. Il materasso è troppo comodo, ergo non riesco a dormire. Conto le ore, non dormo una mazza. Quando parte l’abiocco saranno le 5 di mattina. Alle nove mi alzo, mi rigoverno e poi colazione. Argh, mangiare di nuovo? Spelucco un cornetto. Poi alle 11:30 ci ritroviamo nel piazzale della stazione per andare verso il punto di ritrovo a Verona est.
Riusciamo a distinguere Steve: «Ti vedo, girati su te stesso…» «…» «ecco, vedi una che agita una mano? siamo lì…»
Arriva anche Matteo e Vilma e andiamo a prendere l’autostrada. Inizialmente in un impeto di Wallyte ci dirigiamo verso Milano. Kap ci chiama dandoci per dispersi e lamentando i morsi della fame. Dopo che ce ne accorgiamo di aver fatto casino torniamo indietro (ringraziando lo sciopero dei casellanti). Arriviamo al parcheggio dell’Holiday Inn dove ci aspettano già tutti. Bedo infatti mi chiama chiedendo: «Eh, sono arrivato…» «Aspetta, vedi uno con la maglia dell’Arsenal?». Fabio come punto di riferimento è ottimo. Comincio a sospettare faccia apposta a mettersi sempre la magliettà di titì.
Con un simpatico torpedone ci dirigiamo verso Quinto (risbagliando un po’ strad… friullillì…), alla volta del ristorante. Pranzo luculliano. Diciassette iscjers schierati al tavolo: io, mia madre, Rolando Bonciani e Mara, Fabio5, Kus, Pib, Kap, Bigkat, Stevetk, Bedo e Mara, Kino, squeeze, Video68 e Vilma  e… John :)
Dopo un antipasto, due primi, un secondo e un turbinio di dolci cerchiamo di riprenderci. Arrivano i saluti di Amarok e di Marina. Solo quelli mi pare. Quelli di Enzo mi arrivano ormai a casa [mentre l’amiciccio moderatore chiamò la sera prima…].
Sui disorsi al tavolo… troppo sonno, continuo domani…

0 thoughts on “Raduno-iscj, Verona 12-13 Marzo.”

  1. e io ho fatto guidare il prode kino al ritorno, perchè gli occhi mi si chiudevano…come te sveglio fino alle 5.. ho visto la partita a stento. che guardalinee di merda.

  2. Ah grazie per il tuo sms “Sacrificate Steve se volete vincere” eh!? Ahò se stavano a convince tutti che portavo sfiga..ho temuto che Kus provasse a strangolarmi con la sciarpa nuova di Pibaro…poi meno male..il Pollo mi ha salvato!!!! Grazie Pollo…10+…..ehmm…(questa è veramente stupida..lo so…) :D

  3. Ed abbiamo esorcizzato anche me. L’ultima al Bentegodi era Verona – Juventus del 2000 (doppietta di Cammarata, mica pinzellacchere)…

    Comunque gran bella giornata. ;)

    Saluti, Kap! ;*

  4. Grazie a tutti per la splendida giornata.

    Purtroppo sono stato obbligato dallo schiavista squeeze a guidare al ritorno mentre lui se ne stava a cazzeggiare :P

  5. come non ti ricordi? la ferrari 360 modena grigia! :D (per forza non te lo ricordi, mi hai visto che ero già smontato, e ho parcheggiato lontano da te…cmq è una fiesta)

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