While you go away.

Che poi, non è che si capisce bene ma quando l’umore va giù la cosa che si ascolta in modo inversamente proporzionale alla curva dell’umore (madonninaquantomigiranoleballe) è l’ammorbarsi i timpani con i Noir Desir.
Che poi non è che i Noir Desir sarebbero male. Il 30% del mio francese deriva dal sapere i loro testi a memoria [un bordello, quando sono usciti a usare l’inglese più spesso].
Poi non si capisce. L’importante è non diventare tanti piccoli Cantat che sennò i vicini debbono avere paura per raptus Erba’s style.

Ma dicevamo. Chi sono i Noir Desir? Essi nacquero professionalmente parlando a Bordeaux, sotto l’egida di Bertrand Cantat. Se di Manu Chao si è fatta la bandiera antiglobal è inutile non riferirsi ai NoirDez come padri del genere. Dopo pappardellone antifasciste (Here It Comes Slowly, Un jour en France), o anticapitaliste (The Holy Economic War, l’homme pressé) o pur sempre politicamente congruenti al momento (i 24 minuti de L’Europe) si mescolano a pezzi di una prosa molto poetica e suggestiva. Inutile dire che loro la globalizzazione del successo l’han raggiunta con Des Visages, des Figures [e lì, sempre, Manu Chao alla chitarrina di Le vent nous portera momenti ce le aveva sfracassate per quanto il brano era diventato maistream, in quella estate là] sebbene fosse diversissimo quasi dalla crudezza [chissà perché sovveniva a chi scrive il termine più francesizzato crudità, mah] rock degli album precedenti [per quello che possa essere definito rock Francese]

Che genere fanno i Noir Desir? Boh. Alternative, mi verrebbe. Mi viene un po’ male catalogare la musica francese, forse per prevenzione sulle scalette delle radio locali che son costretti a fare autarchia e passare, mi si consenta l’espressione, merda e puzza a causa di una legge che costringe a passare musica francese [vi prego, non fatelo anche in italia. Io di 15 minuti di scaletta otto con gli zero assoluto, d’alessio e la pausini non li reggerei. Farei un frontale per disperazione] di dubbio gusto.

Torneranno assieme? Ad occhio Cantat dovrebbe uscire di galera nel 2013, Fred Vidalenc (ex bassista, pre-1996) è già uscito col suo progetto solista. Ossia, i rimanenti a piede libero dopo aver lavorato alla colonna sonora Enfermés Dehors ci sperano, nel pubblicare un nuovo lavoro. Ma tutto dipende dai permessi di Cantat dalla prigione [e sinceramente otto anni per omicidio per me sono stati una vergogna assurda, e chi ci aveva per avvocato, Taormina?]

Ma pensiamo un po’, cosa lasciare all’ascolto del lurkatore sglapsico, che mi è allergico già ai Muse:

[dall’omonimo album del 1992. Riff orecchiabile. Il titolo sebbene si relazioni a quella che viene definita come danza macabra per il gruppo è una contrazione di "todo esta aqui", concetto molto pantocratico (sic) che qui si relazionava alla politica sudamericana]

[canzone presente in 3 lavori. 666.667 Club , One trip/one noise (rmx) e il live En Public. Sublimizzata di gran lunga in quest’ultimo e allungata di circa un minuto tra gorgheggi vari e interpretazione molto recitata.]

mp3: Noir Desir  – À L’envers À L’endroit
[ché era facile, scegliere le canzoni che conoscete, dall’album del 2001. Magari a voi suggerisce solo Camus, a me resta in mente il video di Gondry, che portava l’effetto nausea da un momento all’altro. Ma io adoro Gondry, e forse è uno dei video dei NoirDez più azzeccati (sebbene il mio amore per Lost rimanga)]

0 thoughts on “While you go away.”

  1. Quando ero in terre franche, passeggiando per il quartiere Montmartre col mio cavaliere, da una finestra usciva proprio Le vent nous portera. A palla. Il cavaliere ha esclamato (anche lui a palla): “Che palle!”.

  2. E’ carino il video, di “Le vent nous portera”. Almeno, credo. In realtà ricordo vagamente una cosa sfocata lunga 4 minuti, forse più. Era interminabile in effetti.

    (qui si apprezza sempre l’impegno musicaldidattico :])

  3. ma il video era tristissimo!

    un bimbo e la mamma in spiaggia, si alza il vento, tempesta di sabbia, e quando si placa la mamma non c’e’ piu’!

    era tristissimo…

    pero’ la canzone mi piaceva, ci son rimasta malissimo quando Cantat ha fatto quel che ha fatto.

    si’ lo so’: son cose.

  4. Ciccio: ma figurati.

    Julith: per me fu peggio, non ce l’avrei visto Cantat a fare quello che ha fatto. Non so, però gli esseri umani riescono sempre a sorprenderci.

  5. Io di Elio son sosia.

    /me guadagna 3 punti con la Thurs

    /me perde 1.000.000 di punti col resto del mondo

    *Elio picchia StM per la perfida allusione alla sua non meravigliosità estetica

  6. …la musica francese…terribile…a parte gli scherzi ascolto un po di musica francese…non so adesso sono capitato così in mezzo alla discussione…ma cmq la massa ascolta l’hip hop & l’R&B…mmmquindi di tecnica musicale non se ne parla proprio…però se sei interessata posso suggerirti un gruppo che a me piace e sono i matmatah con il loro pezzo forte l’apologie…

    PS: non aspettarti niente da codesti…cmq di musica francese se ne può sempre parlare con il ragga…e lo ZOUK che io non sapevo neanche che genere fosse…penso esista solo in francia…

    baci manu…so stato lungo?

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