2009/10/16 michelangelo bonessa :
> quando e perchè hai deciso di aprire il blog?
22 Aprile del 2004, un mio amico, Andrea, aveva un blog. Me lo mostrò.
Lo aprii anche io. Nessuna ragione in particolare. Poi sì, sono una
testarda che ha una costanza paurosa in tutto quello che fa e quindi
io continuo a scrivere tutti i giorni e lui invece una volta al mese.
Io messali e lui 3 righe.
Sono dell’83, ho solo mia mamma e mia nonna, e in città diverse dalla
mia di elezione.
Studio medicina, che già di per se non è come le lauree di tre+due
anni in cui puoi fare lo studente lavoratore. Non esiste lo status di
lavoratore per medicina e i professori se lavori ti guardano
malissimo. Nonché se vai ai colloqui di lavoro quasi si incazzano che
chiedi un posto, perché poi facendo medicina hai quel brutto vizio che
da grande farai il medico e quindi li lascerai, anche se sono lavori a
tempo così determinato che non dovrebbero neanche porsi il problema.
Quindi i miei fugaci lavori sono tutti reperiti all’estero.
Il blog non è la sola coasa che faccio online quindi il blog non
sottrae tanto tempo al mio impiego (circa due minuti a post per la
stesura, e non rileggo mai), solo che poi faccio radio, gestisco
Radionation, modero un newsgroup di calcio, chatto, uso i
socialnetwork e rispondo alle email e quindi sì, una fetta del mio
tempo libero è sottoposta a del tempo passato in rete.
In bici, ascoltando la radio, la tv, leggendo, stando al bagno,
parlando con le persone, a lezione. Rifletto molto, ma non a livello
pippe mentali, a livello che vedo una cosa e la destrutturalizzo per
poi potermela ricordare. E per poter fare questo rendo sempre le cose
ciniche e ironiche, perché le ricordo meglio. Quindi a volte le scrivo
anche. Oppure perché devo liberarmi di/da qualcosa e la scrivo, così
resta lì. O perché voglio fare sfoggio di una conoscenza che non può
interessare chi mi circonda.
No, vado assolutamente a caso negli argomenti. Se pranzi con me
racconto le stesse cose solo che poi magari son più capace a
scriverle.
Se il blog subirà un evoluzione dal triste degli ultimi due anni (ho
avuto una brutta malattia) per me sarà un bene. E’ un blog che dipende
da me, i miei stati d’umore e gli stimoli esterni. Penso di continuare
a scrivere, ma non so come. Il mio è una sorta di diario, non so
quindi come può evolvere.
Come ben saprai il blog è il più verticale come comunicazione degli
strumenti che possiamo definire 2.0. Quindi io finché la gente non
commenta o mi manda mail preoccupate o entusiaste non so chi sia. Poi
magari incontro gente che dal vivo so che mi legge, tipo gente che
lavora alla Provincia qui a Parma e io quasi mi intimidisco quando me
lo dicono.
E’ il secondo anno che vinco. L’anno scorso come blog rivelazione.
Alla prima edizione sono arrivata terza come blog umoristico. In
pratica sono sempre lì. Chi rosica e pensa che servano a qualche cosa
sbaglia: non mi sono arrivati lavori o cose. Chi pensa che si vinca
perché in una casta è un cretino: perché secondo me siccome vengono in
massa a votare i fan di Travaglio vedono il titolo del mio blog, gli
garba e mi votano solo per quello. Altrimenti te come spieghi che mi
han votato come rivelazione dopo 4 anni che scrivevo di già?
L’anno scorso una tua collega della Gazzetta di Parma mi disse "beh, i
premi sono un trampolino di lancio". No. Oppure io ho sfiga, non so.
Sicuramente il premio di quest’anno è stilisticamente molto più bello,
e il prosecco apprezzabile.
Figurati.
prrr :D
:P
Quella della Gazzetta era proprio un’ingenua alle prime armi ;)
G.V
Haha, Giulia, no, eri meglio te, almeno non mi hai fatto domande di screening pro-villa certosa.