Carpi, Emilia.

Ieri sono stata a Carpi, in realtà ci sono stata poche ore, ma ormai sto così poche ore anche in casa che insomma, ecco, siamo lì.

Carpi è grossa di abitanti quanto Viterbo, ed è incredibile. Solo che le bevande mi han detto che costano di più e i vecchi sono scazzati. Carpi è bellina, ci ha ‘sta piazza gigantesca che tu non ti aspetti e che gli invidi anche un po’. Ma ecco, questa non è serenovariabile e non è uno spot a Carpi, che però è bellina e una volta nella vita, ma anche due o tre, e anche dieci, se vi capita di andarla a vedere è un piacere.

Ieri però c’era quella cosa lì che molte persone di internet, che c’è anche gente interessante, han mandato dei pezzi che son stati raccolti qua (a pagina 79 c’è anche il mio, ma è un saggio, e mi han detto che è lungo: io però l’ho scritto in un’ora e mezza ciattando, quindi boh, a me sembra corto. Ma ieri quando mi han detto che era troppo lungo quindi "tu ora dic una poesia" mi son sentita tanto il suzukimaruti dell’emiliaromagna) e poi alcuni di questi pezzi son stati letti lì a un locale che si chiama Il Mattatoio. Ed è stato tutto bello, anche perché c’era gente con cui ci stimiamo tantissimo e quindi siamo stati lì prima a parlare e dirci cose e ridere. E queste cose son belle e fan bene. Ed è bello, ecco. Amici.


0 thoughts on “Carpi, Emilia.”

  1. beh, ho finito di leggerlo ora.
    a parte che il tuo "lungo" scritto chattando è sempre più scorrevole delle mie 1500 batture da addetto stampa pensate.
    Si, altri erano più brevi, ma pesanti.
    Certo l'argomento non aiuta.    L'argomento è peso, ha peso.
    L'eccezione è Spinoza: una lapide… e visto l'argomento, è significativo.
    F

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