Autostrade e le criature del dimonio

Screenshot_2015-07-26-01-48-12

 

In tutto questo, oltre a dire che la macchina mi ha dato meno resto la conversazione continuava con “paga con la carta”. L’ho fatto, una volta la carta mi è rimasta lì, come mangiata, e il giorno dopo avevo un aereo. Sono dovuta andare all’estero senza la carta, perché purtroppo la banca non apre alle 7 di mattina. E ho dovuto pagare, per la carta. E poi mi è arrivato un avviso equitalia perché il pedaggio di quel giorno ad Autostrade non risultava pagato.

Lo stesso, ieri mia madre ha pagato alla cassa automatica. La cassa non ha riconosciuto i dieci euro e non li ha neppure restituiti. Intanto si era formata una coda di macchine. La sbarra non si apriva, ha citofonato l’assistenza. “Signora, io non posso fare niente, io le rispondo da Milano”. E da Milano dopo 20 minuti hanno chiamato il casello di Parma per far sbloccare il tutto. E per farsi ridare i soldi? “Chieda al punto blu, non posso sbloccare la macchina, io”.

Al punto blu: “ogni tanto capita che non funzioni, ieri uno è rimasto bloccato 4 ore di notte…”

Benone.

Intanto, lode alla ragazza che ha fatto causa ai tedeschi che volevano far pagare solo agli stranieri l’autostrada. Veh.


Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.