La città brabantina sempre all’avanguardia nel settore tecnologico presenta due novità assolute Zem, l’auto assorba smog

Viaggia in auto il più spesso possibile, perché fa bene all’ambiente. Sembra proprio che questa affermazione possa diventare presto una realtà: un gruppo di studenti di Eindhoven stanno mettendo a punto un’auto che può rimuovere 2 chilogrammi di CO2 dall’aria ogni anno cioè pari al 10 percento di quello che un albero cattura ogni anno.

 

La startup Lightyear è già riuscita a sviluppare un’auto solare con pannelli solari integrati, ma il team di studenti della TU/ecomotive, affiliato alla Eindhoven University of Technology proprio come Lightyear, sta facendo un ulteriore passo avanti con il loro progetto Zem, cioè un’auto in grado di togliere CO2 dall’aria. Ecco alcune domande alla leader del team Louise de Laat attualmente impegnata negli Stati Uniti per la promozione di questo innovativo progetto.

 

Un’auto che cattura più CO2 di quanta ne emetta, come funziona esattamente?

’Stiamo rendendo circolare l’auto utilizzando la ricarica bidirezionale (le auto elettriche bidirezionali non solo si ricaricano, ma possono anche funzionare come fonte di energia, ndr) e i pannelli solari. Ad esempio, abbiamo sviluppato un sistema che cattura la CO2 mentre l’auto è infunzione. Abbiamo sviluppato e implementato questo sistema quest’anno. È ancora in fase di costruzione, ma può già rimuovere dall’aria 2 chilogrammi di CO2 all’anno. Ciò equivale al 10 percento di ciò che un albero può assorbire all’anno’.


Possiamo immaginare che saranno necessarie anche stazioni di ricarica speciali con una raccolta per un filtro. A che punto siete in questo senso?

‘Sì, abbiamo sviluppato anche questo aspetto realizzando un’integrazione aggiuntiva che permette di rimuovere il filtro dall’auto e posizionarlo nella stazione di ricarica. Durante la ricarica dell’auto, il filtro viene anche pulito e il CO2 viene immagazzinato in un serbatoio esterno e può essere nuovamente utilizzato per la nutrizione delle colture agricole. Anche molte altre industrie si stanno attivanco per scindere il CO2 in carbonio e ossigeno’.

Affiderete la commercializzare ad un’altra azienda?

‘No, il nostro team vorrebbe continuare a gestire l’ecosistema dei filtri, stiamo chiedendo il brevetto’.

La CO2 rimossa può eventualmente essere convertita in nuova energia. Presto si potrà anche ricaricare il cellulare con la propria auto?

‘Sì perché l’auto viene caricata in modo bidirezionale e può anche essere vista come una fonte di energia per caricare il telefono, ad esempio’.

Sarebbe bello se questo sistema di filtri venisse utilizzato anche in altre auto…

‘Quest’auto può raggiungere i 120 chilometri orari, ma l’abbiamo impostato a 60 chilometri orari per motivi di sicurezza. L’idea è che un nuovo team di studenti continui a sviluppare l’auto il prossimo anno.

Investimenti multimilionari: a Eindhoven LionVolt sviluppa batterie che non prendono mai fuoco

Durano molto più a lungo, si caricano più velocemente e non prendono mai fuoco.

Purtroppo è successo: una bicicletta elettrica o un’auto elettrica ferme in un parcheggio che hanno preso fuoco. “Il rischio delle batterie bagnate è che il liquido presente all’interno si surriscaldi e bruci”, afferma Karl McGoldrick, direttore della startup di Eindhoven LionVolt “Non sono sicure e nemmeno sostenibili perché nella produzione vengono utilizzate sostanze chimiche”.

La soluzione? La batteria allo stato solido che è possibile realizzare ma difficile da commercializzare in quanto la produzione a volumi elevati è molto difficile.

A Eindhoven la LionVolt azienda dell’High Tech Campus e degli Istituti di ricerca TNO e Holst Center, si è assicurata 4 milioni di euro di investimenti racimolati a livello locale ma ancora non sono

sufficiente e si appellano ai Fondi di Crescita Nazionale (National Growth Fund).

Attraverso questo fondo governativo olandese destinato a rafforzare l’economia nazionale, la LionVolt spera di ottenere le sovvenzioni necessarie per sviluppare una linea di produzione di prova.

 


Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.