Medicina interna, attività didattica interattiva professionalizzante (leggasi tirocinio). Fran, due compagni di università e il sonno di cui un essere umano può essere provvisto dopo 3 ore di lezione alle 10 e mazza di mattina:
Dottore: "Conoscete i markers tumorali?"
[Silenzio nella stanza, il dottore che sembra doppiato da Crozza quando imita Zichichi si ferma a fissarci.]
Fran: "Beh, qualcosa ne so."
Dottore: "Bene! Finalmente! Cosa si ricorda a proposito?"
Fran: "Che tra un mese li devo ripetere."
[Gelo nella stanza.]
Compagni di Fran: "…"
Fran: "Ah, i dettagli? No, sa, qui ci si sovrappongono le materie…"
Dottore: "Eh, anche a me capitava."
sto realizzando che forse l’autoironia è la cosa migliore.
Pure mio padre scherza sempre con
gli amici sul suo cranio senza più un capello e a sentirlo parlare sembra che abbia un semplice raffreddore.
Sì, a volte serve. Ti crei una soglia del normale tutta tua, ecco.
http://www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?isbn=8817009423
una persona a me cara, aveva un tumore e quando gli chiedevano come stava,
lui rispondeva in toscano sorridendo:
“un c’è malaccio!”
; )
c’è da dire che anche il prof come spalla comica non è stato male. (un abbraccione).
Uh, grottesco!
[Paolo: difatti mi sa che me lo regalo]
cosa avra voluto dire…
cosa?