In pratica la mia malattia sta costando:
a) al servizio sanitario nazionale ogni patologia simile viene a costare, da dopo l’accertamento che uno può ottenere l’esenzione [e in burocrazia passano circa 20 giorni in cui le medicine te le devi pagare te] circa 200 mila euro. Senza dimenticare che molti farmaci sintomatici non te li passano [del tipo, mi sto affossando di reactine e presto comunque cambierò col cortisone. Ho il sistema immunitario più provato di Moggi in procura. Poverino, mi fa quasi pena il mio linfocita che andrà al circolo ululando come la particella di sodio]
b) dal punto di vista lavorativo vengo a sputtanare parecchi, parecchi, parecchi danari. Anche perché non posso permettermi malattie avendo un contratto molto flessibile, molto.
c) i soldi che si buttano via per l’università. Non ne parliamo.
In tutto questo è possibile che qualcun altro, nel mio ristretto nucleo famigliare, possa stare poco bene.
Direi che sono piuttosto incazzata ed è lecito.
che cazzo posso dire, io, penso nulla. solo che se hai bisogno di sfogarti o di incazzarti con qualcuno, sono allenatissima.
Beh, finché si dice che se hai un telefonino e un’automobile sei l’immagine del benessere…
Non so più cosa consigliarti. Propendo per sacrificare *qualcuno* a delle divinità random (con una fava du’ piccioni, e non dico quale fava)
posso dire tieni duro come sempre?
inizio a leggere il tuo blog solo oggi, non so di quale malattia parli, ma comunque mi dispiace. E sono sincero.
Il post del perfetto ciclista parmense mi ha fatto piegare.
A presto.
‘zie :)
(Catepol: qui a forza di tenere duro, fossi uomo sarei diventata siffredi…)
prego ^^
Tanto ci siamo, ho una domanda:
sei di Siena?
Una deduzione, così.
Chianciano. Quindi senese spuria (cioè, ci becchiamo poco con essi). Ma ormai mi adottò Parma, forse per la mia erre simile.
Un brivido mi percorre la schiena.
9 su 10 ci potremmo conoscere di vista.
A questo punto sono indeciso se approfondire o lasciare l’alone di mistero, così che, mentre domani mattina comprerò il giornale in Piazza Italia, abbia la possibilità di guardare tutti con circospezione.
Beh, ormai non ci abito da sei anni :) puoi anche star tranquillo.
io da 11. Potremmo aver giocato insieme da bambini! ç_ç
E allora come fai a comprare il giornale in piazza Italia (che, poi, non ha un giornalaio in loco ma abbisogna spostarsi da lì di qualche metro…) se sei emigrato anche te? ;)
la storia è lunga, ma senza scendere troppo in particolari, diciamo che mio padre abita ancora là ;)