Fino alla prima liceo mi sarebbe garbato far filosofia poi cambiai idea.
Per due semplici motivi primari, poi declinabili come volete voi. Poi non so se furono motivi primari, però non riuscirei unicamente a enunciarli in due punti. Cioè, amo la reductio ad unum, però a volte è anche bello vedere le caleidoscopiche sfaccettature dei cambi di decisione che ti folgorano come sulla via per Damasco o come l’intestino quando sei senza imodium.
Alla seconda liceo iniziai biologia. E fino alla quarta liceo il prof, grezzo quanto la carta vetrata del sette, aveva stima per me. Poi alla fine del quarto liceo seppe che a me garbava fare medicina e quindi iniziò a trattarmi male. Perché? Lui non aveva potuto farla, perché doveva lavorare.
Per non parlare dei miei prof che il giorno degli orali quando mi chiesero cosa avessi scelto si erano messi a ridere. Ma vabbè. Io l’ho detto, poi finisce che mi capita come all’ultima puntata di House. Io sono molto ortodossa quando rivedo i vecchi prof: "tu medico lavorerai con sudore ché s’è rotta la climatizzazione, te donna non è arrivato l’anestesista e quindi partorirai con dolore e te ciellino, visto che t’ho conosciuto prima di giacere con ippocrate, soffrirai e noncifarecasosemomentaneamente il medico che ti sta curando sverrà nel momento in cui ti dovrà salvare la vita. Avevi ragione, era meglio se mi mettevo ad arare, è che volevo farti morire con questo conforto".
Ma la filosofia. Perché alla fine la scartai.
Io ebbi buoni rapporti con qualsiasi professore di Filosofia del liceo. Non so, c’era stima. Vabbè, anche il prof di Biologia della classe della mia migliore amica mi si appolipava quando chiedevo spiegazioni, ma è un’altra storia. Dicevo, nella classe della mia migliore amica la prof di Filosofia era una collega di mamma. Suonata quanto la Brandeburghese di Bach, aveva avuto un incidente e ne era uscita veramente offesa, non ricordava neppure dove parcheggiasse di giorno in giorno ed era ridotta fisicamente come Don Backy. Il prof dell’altra classe, ché avevamo fraternizzato perché i toscani in terre straniere fraternizzano sempre, sebbene lui fosse fiorentino, sebbene parlasse da solo a volte era un granduomo. Cioè, non ero sua alunna ma mi aiutò nel famigerato percorso dell’orale della maturità [D’Annunzio, Schnitzler, Roth e Wilde] e diceva che la mia era una erre tedesca.
Poi c’era il mio prof favorito del Liceo. Ogni volta che vado in banca lo incrocio, e lui parla bene di me a tutti. La prima volta che lo vidi non ci capii un cazzo come parlava. L’ostetrica l’aveva rovinato col forcipe e quindi parla tutt’ora tutto strano. Tolto il primo handicap direi che è il primo e unico insegnante trovato con una cultura e una umanità invidiabili; diciamo che solo di lui e di una prof di Inglese conservo buoni ricordi, il resto preferirei omettere per decenza. Però credo che già ci parlai qui sopra di lui.
Poi vabbé, il mio primo moroso faceva filosofia. Quindi già colmai il gap con il mondo della filosofia. Perché non so come è ma l’uomo emaciato, che parla parla e pensa di più, magrino e bianchiccio a me attira. Naturalmente non capisco ancora perché iniziano così bene e poi finiscono per parlar da soli. Quindi questa cosa è da studiare a livello scientifico, ecco.
Ma alla fine dissi, porcavacca, io non sono portata all’insegnamento quello liceale. Cioè, spiegare a una mandria di persone a cui non frega un cazzo è svilente, dai. Dopo cosa faccio. Madonna, devo cercarmi un lavoro… cioè, capite. Poi fare filosofia è con quelli di lettere come la storia dei fisici e degli ingegneri. Pensai che essere Bernard-Henry Lévy e fare il filosofo ti aiutava a filosofare bene. A farlo di mestiere, qualcosa che piace parecchio e che non vedi relato a qualcosa che riesci a vedere lavorativo… merda, è un bordello. Non si può. Troppe pippe ecco.
Oh, poi qui a Parma al terzo emigrano tutti da medicina a far filosofia. Solo che non ho voglia di imitarli eh. Magari finiti i miei 12 anni di corso ne aggiungo altri tre, ma anche no. Piuttosto termino CTF eh.
anche oggi prima. sono troppo la meglio. ok, commentiamo!
questo conflitto medico-biologo è vecchio come la morte dei tempi. me ne parla sempre la mia amica genetista con le sue avventure spericolate del laboratorio di B.orgo R.oma (la tutor/capa del laboratorio è una biologa un pò rosicona, sa com’è).
anche a me piacciono gli alti alti magri magri. mori. ma dopo la storia con l’orientalista e il vaneggiamento del professionista avviato, nn disdegno alcun corso di studio. pure architetti li accetto, suvvia! ;-)
Ma anche qui. Mica si è razzisti o xenofobi, anzi desiderosi di conoscere culture diverse (eccetto gli odontoiatri, che sono il Male).
Io ci ho pure diversi amici biologi, ma i miei amici son carucci ecco e loro volevano fare i biologi e mica i medici.
a me è piaciuto un tipo di filosofia. brutto, diosanto, ma con fascino da vendere.
mai conosciuti odontoiatri o filosofi. conosciuto in compenso storici abbastanza vispacchiotti.
uh, io musicisti (2), e poi psicopatici (2). ora ho un Ing.Tatino.
Thurs
[stiamo enumerando i morosi tipo le figurine? poi si dice uomo oggetto…]
Uhm, io a sto punto mi son ricordata che conobbi uno che studiava storia a Venezia (o Padova? boh), ma a livello pranzo in comune eh.
Solo il mio professore di filosofia è, nell’ordine, grasso e basso, puzzone, volgare e buontempone a senso suo? Voglio dire, al livello che propone di fare calendari porno di classe o di provarci coi camerieri dell’albergo in gita. Dice poi che Cuba è turismo sessuale e canna da zucchero. Mi chiedo che tipo di studente potesse essere stato.
Uao un atipico.
Io in quel modo nella sede liceale avevo uno di lettere.
“era ridotta fisicamente come Don Backy”
…che descrizione terrificante!
Uno sbocco interessante della filosofia (odio!) è rilasciare interviste ai quotidiani col tuo parere riguardo le crisi matrimoniali di una coppia della cui lei sei stato chiacchierato come amante.
Il mio prof di storia/filosofia era spettacolare. Io la filosofia non la studiavo (come tanta roba, del resto), ma le sue le lezioni le seguivo con la bava alla bocca, anche perché non erano SOLO di filosofia. Capirete, quello teneva anche la laurea in fisica, era uscito dal seminario, conosceva almeno 4-5 lingue (una delle quali l’ebraico)… non riusciva a stare più di 5 minuti sull’argomento della lezione, prendeva e divagava, in casi estremi arrivando a scrivere formule sulla lavagna… in tutta la classe credo che solo in due lo apprezzassimo, e a tutti e due ha un po’ cambiato la vita (quindi gli altri si fottano u_u).
Ora, s’è detto che era uscito dal seminario… e con tutto ‘sto popò di referenze era (ed è ancora) il parroco di un paesino che non raggiunge le 10 anime (credo siano 7). Chissà come mai, mah, boh, ci son voci, eh. Il mio prof di inglese fu piuttosto esplicito, un dì: “Eeeee, lo so che per voi il proffessor Y è un po’ come un padre… un padre in tutti i sensi ahahahah!”.
:P
collezione: CE L’HO, CE L’HO, MI MANCA. ah ah ah…
(scusasse ma sto impazzendo causa insonnia -ancora!-)
faccio anch’io la raccolta: lettere, chimica (vade retro satana!), chimica e poi lettere, giurisprudenza. le filosofe mi mancano.
StM: lol, questi aneddoti valgono eh.
Bello il tuo blog!
Passa da me e se vuoi commenta e/o linkami
Meglio filosofo che medico.
Ma infatti, c’è troppa gente a medicina. Hai ragione.
sui mie prof potrei scrivere un libro… io invece sono sempre circondata da musicisti o informatici
e cmq io conosco l’unico e vero malefico odontoiatra..(secondo me è l’anticristo)
M_L