Come sapete qui si è maestri cerimonieri dell’Emilialcolica anche se stavolta per motivi di impegnipresiprima non ci sarò. Mi sembra ulteriormente giusto parlare di una cosa che è sacra specie per noi che abbiamo questo feeling con la bevuta e che se spesso la bevuta viene fatta con robe migliori dell’acqua qui si è contenti.
Quindi per voi che fate sempre gli Ape a Milano vi si sta aprendo un altro mondo per andare a fare i bloggherz modaioli: infatti vicino a Parcosempioneverdeemarrone, ossia in occasione della design week 2010, apre il Camparitivo in Triennale presso la Triennale di Milano, viale Alemagna: uno spazio pensato e progettato dall’architetto Matteo Ragni, che dallo scorso anno collabora con Campari.
Quale sarebbe la cosa figa? Che Camparisoda sia stato il primo monodose al mondo (1932) e come ancora oggi sia l’aperitivo alcolico più venduto in italia con 165 milioni di bottiglie l’anno: eredità Depero nel design della bottiglia, da un’innovazione di packaging ad un’innovazione di costumi e socialità.
Ricordiamo inoltre agli iniziati dello spritz che quello all’Aperol viene considerato da intenditori come meno valido di quello al Campari, considerato da persone ormai consumate nell’arte della bevuta dell’aperitivo.
Poi finalmente sta andando via la brutta stagione e saremo tutti lì a massacrarci di aperitivi.
[quindi il prossimo twit-friendfeed-salcazz aperitivo lo farete sicuramente tutti qui e ci intaserete il flickr di fotine] [ché sto progetto è figo, il posto, dico]
Il Camparitivo in Triennale è un progetto dove design e architettura si armonizzano per suggerire nuove gestualità e punti di vista sul consumo del perfetto aperitivo italiano. Lo spazio dell’aperitivo concepito come luogo ideale dell’incontro e dello scambio per parlare del Futuro Meraviglioso, vero concept del progetto che Matteo Ragni ha tradotto proiettando il marchio nel futuro, nel 2160, giocando così con i 150 anni che Campari festeggia nel 2010. Il Futuro Meraviglioso è il pensiero, l’anima da cui nasce il progetto e che ha ispirato questo spazio che s’inserisce nella Triennale di Milano, luogo simbolo dove risiede la tradizione del design italiano e si incrociano cultura, arte e socialità. E fanno rivivere il mood e la personalità che il brand vuole evocare grazie a uno spazio a lui dedicato.
Il Camparitivo in Triennale è luogo di riflessi e riflessioni, comunicati attraverso l’uso di specchi che ricoprirono i lati delle colonne che guardano il Parco Sempione. La potenza immaginifica dello specchio è declinata in un bar “fluttuante” nel verde, che riflette la realtà, la utilizza e la restituisce all’infinito. Gli specchi Camparisoda mettono in contatto con il mondo e impongono una riflessione su ciò che ci circonda. Negli specchi la natura del Parco ma anche gli ospiti del bar, i passanti, potenzialmente l’intera città.
Nell’ambiente bar convivono con ordine ed equilibrio gli arredi: la sedia Camparina, modellata per essere la sedia perfetta dell’aperitivo veloce. Una comoda seduta per il cliente e una comoda gestione per il barista che può facilmente impilarla così come può girarci intorno durante il servizio ai tavoli. Prodotta da Plank é rossa, naturalmente, con una texture camparisoda.
La luce di Camparisoda è Fortunata. La lampada che Matteo Ragni ha disegnato giocando con i triangoli con cui Depero ha inventato la forma di Camparisoda, li capovolge, li piega e li unisce. Realizzata da Danese, Fortunata illuminerà il bancone e i tavoli del Camparitivo in Triennale.
Per scoprire l’universo Camparisoda e vedere un futuro meraviglioso, Matteo Ragni dispone dieci telescopi, dieci installazioni permanenti sotto il portico della Triennale di Milano, che scrutano i valori fondanti del marchio, quelli della natura umana, per scoprire gli scenari futuri dell’icona deperiana. Le porte esplorano l’uomo, mostrandone l’aspetto più creativo; la donna che è libertà, fertilità, lei stessa futuro; il pianeta, la terra che non muta ma invecchia, è la prima scintilla e il ciclo della vita. Poi ancora la porta della cultura, una casa che si costruisce, il fuoco che guida la comprensione che illumina; la tecnologia, la soluzione infinita, il percorso, la scienza buona, la matematica. E poi ancora porte da aprire, fino a dieci, con pochi sguardi, quelli degli occhi capaci di leggere le tracce di ciò che sarà.
Questa è oraaaa, senza pari, questa è ora del campari!!!!!
Così fa la pubblicità che da un paio d'anni circola in TV, e tutte le volte che la vedo mi domando se la sigla di sottofondo non sia la riesumazione di qualche vecchio spot radiofonico del Ventennio. A giudicare dall'anzianità dell'aperitivo, probabilmente la mia ioptesi potrebbe essere esatta…..
1. fai di tutto per no incontrarmi: visto che giocavo in casa (MO) era l'occasione per impezzarti…
2. il sig. Depero era un futurista con i contro…
ed era così avanti che ancora lo copiano
F
Va Fra che se non avessi letto ora il tuo post nemmeno sarei venuto a conoscienza dell'Emilialcolica che si tiene a 100 mt da casa mia, per dirti come son 2.0 e sveglio. Detto questo siccome sarò in quel di milano il prossimo weekend magari ci faccio un salto a questa cosa qui di campari, per restare in tema sbevvazate