Cosa fai a fare i post sponsorizzati se non te li pagano.

Nell’ultimo anno per motivi di salute non ho lavorato. Quando poi ho mandato email a persone che reputavo amiche e che inizialmente avevano detto: “Sicuro, cosa ti serve?” e la mia risposta era che avevo bisogno di riniziare a lavorare con piccole cose stranamente le risposte non sono mai arrivate. Perché il male della società moderna è non risponderti più alle email neppure con un solo vaffanculo. Apprezzerei in caso. E invece mi sono arrangiata a fare altro: dai mystery shopping a scrivere articoli in inglese sulla Garcinia Cambogia con tanto di “ehy l’ho provata, funziona” per datori di lavoro indiani.

Giusto perché a nessuno interessa un fotografo o uno scrivente di musica.

Negli ultimi anni Ebuzzing mi aveva dato degli “incentivi” (da leggersi come “Puma paga metà stipendio al nuovo allenatore della nazionale”) per scrivere post sponsorizzati. Che mi sembra anche equo: chi vuole lo fa, chi non vuole non lo fa. Non ho voglia di auto-ricercare dove dicevo che io, da pezzente, quando mi mandano delle offerte accetto. E da immatura invece se mi mandano i regali sono come una bimba.

Ma Ebuzzing, anche dopo 30-40 email, non mi ha ancora pagato una esigua (esigua=per me oggigiorno una bolletta) sommetta. “Francesca ora controllo e ti faccio sapere”

Aprile.

Giugno…

Cosa siamo, a Settembre? Già. Non solo poi le cose dell’anno scorso, ma scompaiono anche quelle di quest’anno sebbene io abbia chiesto la settimana scorsa via mail “non vedo questo tra i guadagni: come mai?”. Ancora in ferie? Strano, non c’è un risponditore automatico…

L’ultimo post che mi avevano mandato, ove bastava copincollare l’html ma era sprovvisto di link, era questo.

Io lo tengo perché mi piace quello che ho scritto: ma se non mi si pagano cose vecchie e se spariscono quelle nuove dal conto, mi chiedo se possa accettare in seguito qualunque cosa.


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