Yawny at the Apocalypse.

Panorama dal belvedere di Pienza.Io l’ultima volta che andai a Pienza mi sa che era un periodo post nonerostatatanto bene. E l’altroieri ivece era una bella serata, non come quell’altra volta, ed essendo sera non c’erano neppure tanti turisti, ma solo cani. Tre, per la precisione, con un bassotto nero focato che somigliava tanto alla mia.
Eppoi l’aria lì, sulla terrazza verso Corsignano e l’Amiata. Bellissimo. Un tramonto che si andava a formare pian piano, tra le sfumature delle nuvole e la terra con quel marroneocra solo toscano. I cipressi in mezzo a stemperare il tutto. E l’arietta, il freschino, le luci che si accendevano, solo turisti.
Poi riprendere la SS146. Scoprirsi molto emiliani riconoscendo che no, tutte quelle curve non è possibile averle in una strada statale, non si può. Non potevano mica farla dritta la strada eh. E già che si è sulla strada salire a Montepulciano, e chiedersi perché esistono le salite. E le curve in salita. E la curva a gomito in salita per andare al parcheggio in salita. Insomma, scoprirsi parmigiani senza se e senza ma, ormai.
Mettere il culo per la prima volta sul terrazzino del Caffé Poliziano perché non c’erano turisti. A vedere il buio della vallata della Valdichiana, con le luci. A cercare un cocktail sulla lista. A sceglierne uno che si chiama Bomba. Chiedendosi perché si chiama così e rispondendosi al primo sorso, mentre la faringite ringraziava. E poi fare tutte le stradine mica tanto dritti, per Montepulciano. Ah, ormai le medicine mica me lo fan reggere più l’alcool. Signora mia.

0 thoughts on “Yawny at the Apocalypse.”

  1. Ciao Fran.

    Lo sai dove sono nata io, e dove stanno i miei nonni?

    A Montepulciano.

    Se sei ancora da quelle parti ti prego non perderti una visita alla cantina Contucci (per il vino buono, ma soprattutto per il cantiniere Adamo, persona simpaticissima e veramemte innamorata dei vini, di cui potrebbe parlarti per ore) ed una alla Cantina del Redi (il vino a mio parere non è un granchè, ma la cantina pare una cattedrale gotica scavata nel tufo. Imperdibile).

    Un abbraccio, stammi bene.

    Sara (quella di Modena, che pure io mi chiedo sempre il perchè di quelle curvee di quelle salite mozzafiato)

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