Cheppoi d'un tratto a metà concerto è riecheggiato, alla mia destra un "DAJE PRINSCIPE" con un accento che non sentivo da un po'. Laziale, diciamo. Ma eravamo a Taneto di Gattatico, in quell'arci dove mi garbava assai andare perché facevo l'aperitivo non del tutto secco come mi capita negli altri locali ma c'era salume ed erbazzone. Solo che non so, secondo me siccome sapevano di fare il pienone per De Gregori c'era solo la pasta: era buona, ma mi resta la voglia di erbazzone fissa qui.
De Gregori ha solo tipo mi pare 350 giorni circa in più sulle spalle di quell'altro che fa clippini. Io non è che voglio evidenziarvi la differenza, ma c'è. Vogliamo trovare il pelo nell'uovo a cosa non potrebbe andare nel suo tour? L'amalgama nei musicisti nuovi, la voce della violinista che a fare i cori c'entra poco. Ma lui? Lui è un grande. Mica quell'altro là, su facebook. Che ve lo dico affare. Poi quando dopo i bis commosso come è aggiunge altri 4 minuti alle due ore suonate, due ore intere piene che i giovani mica te le fanno, anche la cover di A chi di Leali gli perdoni se ha saltato alcuni brani di quelli storici, perché chettefrega, è stato bello. E intenso.
E purtroppo alla mia destra, sempre lì, manco fossi chissà, c'era anche il tizio che mi è stato addosso tutto il concerto: avambraccio pelosissimo e gomito rasposo che se avessi preso più barattolini omaggio Nivea alla blogfest cioè glieli avrei regalati tutti lì. Come fai a commuoverti sulla donnacannone quando hai il vicino così. Uff.
Spiegami: davvero davvero ricomincia a suonare nei club? Gesù che uomo!
Sì sì, è in tour in tutti i club d'Italia. Tipo all'estragon di bologna a finemese anche. Ora non so tutto il giro a memoria…