Certo: la trama, i dialoghi, la recitazione. Quello.


Tipo dummennega su Raidue, che è rimasta una delle poche reti assieme a rai4 che il mio digitale terrestre riceve, c'è stato dopo NCIS 'sto telefilm, che si chiama Hawaii Five-0 e dicheno sia un remake di un telefilm vecchio tipo anni settanta. O sessanta. Non lo so.

La cosa per cui mi interessava di vederlo, è Alex O'Loughlin.

Io non so se ci ha doti recitative, ma mica guardo tutto il telefilm. Solo gli screencaps. Checcevoletefà.

Everybody Hurts (& everybody lies)

Da quando ho visto la pubblicità di Mediasetpremium mi sono accorta che Hugh Laurie quando interpreta Gregory House porta un parrucchino sulla tonsura.
Son traumi, come sapere dopo 20 anni che Derrick portava il parrucchino.
A sto punto diteci che Rex ha le pulci, così facciamo filotto.
 

Canale5 per lanciare l’orrido programma (come fate a vedere Amici?) defilippiano ha riscodellato l’ennesima replica di House. Ormai inizierò a saperle a memoria come per Rex. Ma quale è la cosa bella? che se già ne parlai qui che amavo il personaggio ma il telefilm insomma, ecco, a volte fa schifetto, ora ne vorrei riparlare.
 

House per noi (sic) scazzati operatori medicali è una mano santa. D’ora in poi chi sarà schizzoide e scostante lo si guarderà sornioni dicendo: "il mio medico è come Aus".
Se House vivesse in Italia non riuscirebbe ad esercitare, in quanto (spieghiamo con un paio di esempi veloci veloci, ché oggi non ci ho voglia di scrivere e anzi devo andare in una stanza con molte maioliche al più presto possibile):
  • Egli prescrive per qualsiasi cosa una risonanza.
"Dottore, il paziente ha una pustol…"
"Facciamogli una risonanza, biondino"
Qui per fare una risonanza, se non in urgenza (e l’urgenza vuol dire entro 24h) perché vi state spegnendo serenamente, ci son liste d’attesa, non tutti i nosocomi son attrezzati eppoi -càsso- costa. E siccome costa prima che voi vi addentriate in esami del piffero andate a rispolverare la semeiotica.
  • Sebbene sia un telefilm su un diagnosta, insomma, la diagnostica la si opera solo per immagini.
Io mai vidi né Gregorio né i suoi assistenti fare un nonsoché di manovra semeiologica (i.e. abbassare la lingua, smanacciare una pancia, far dire trentatré sebbene si sia a Parma), e lì è un Male anche del medico moderno, che ti guarda da lontano e non ti tocca neppure con la pertica come si faceva con gli appestati.
  • Americanizzazione delle procedure, o procedure alla cazzo.
Mica solo il criterio "ex adiuvantibus" (ovvero: mah, sarà quello, quel che non strozza ingrassa). Ad esempio ieri c’era quell’episodio di una con il baubau al fegato. Ormai il carcinoma al fegato non si opera più, ma si mettono grosse siringone esternamente.
[ora si prega i deboli di stomaco di soprassiedere all’episodio nosocomiale che vado a enumerare e di passare al prossimo puntino dove scriverò una chiosa non irresistibile, ma dopo potete commentare anche oggi dicendo: "che cagata"]
Io ci ho il mio epatologo che è un po’ un Gagà, ma quando vuol spiegare è simpatico. Tratta tutti di merda tranne le fighe e me. Quindi un giorno mi fece, dopo le cose mediche mie che non vado a spiegarvi: "su mettiti un camice che ti faccio vedere una termoablazione". E lì iniziò a spiegarmi che ormai i carcinomi si trattano in due modi, e che il trattamento è per guarire uno, e l’altro per farti andare avanti alla meno peggio. Il primo consiste nella termoablazione: una specie di siringone con all’interno una specie di pinza che si allarga come i raggi dell’ombrello una volta inserita nel parenchima epatico (nel fegato dove c’è il nodulo). Una volta inserito sviluppa un calore con un meccanismo simile al micronde, quindi il vostro fegato verrà cotto nel punto del baubau. Sì, fa male, perché si sviluppano un centinaio di gradi, però venite assistiti da anestesisti e mezz’ora dopo andate a casa.
Il secondo caso, quando il tumore ormai infiltra tutto (la vascolarizzazione si vede con l’ecografia con mezzo di contrasto) è iniettare alcool puro per creare una necrosi dei tessuti. E poi come va va.
Son ‘sti metodi che son belli, perché ormai si tende ad operare poco e nulla nel gastrointestinale se non in medicina d’urgenza. (ora, io so che me li fan vedere tutti perché da quando ho detto che non c’è niente di più bello di vedere un torace aperto e operare sul cuore fermo loro ci han paura che io non faccia più il diagnosta, lo so ché i prof medici mi voglion bene ormai…)
  • Ansomma il Dr House da noi al massimo sarebbe sbattuto nell’Appennino a fare le guardie mediche, coi vecchi che lo minaccerebbero col bastone, senza riuscire a fare una diagnosi.
Pare un po’ triste, perché sinceramente l’intreccio di House, i tratteggiamenti dei personaggi e cose varie son molto belle, ma medicalmente stan tirando fuori dei casi che sono delle complete troiate, ve lo dico eh. [cheppoi dopo voi dite che siete cultori della medicina ma in realtà vi formate su ‘sti telefilm e non sapete una ciospa. Era meglio quando c’era solo ER, mi sa, con Ciccio e Ross]

Un (altro?) pastore tedesco che zampetta per Roma.

Aridatece Tobias Moretti.

Ché invece secondo me la scelta di Kaspar Capparoni (con tutto il rispetto, ma ehm, talvolta cambiarsi nome…), che ricordo solo perché una volta vidi in uno show di Frizzi e aveva un cane bellissimo (altrimenti a me lui non sembra figo invece come era il sor Gedeon Burkhard), è fatta apposta per ricordare l’indimenticato commissario accompagnatore di Rex italo-austriaco. Dai, dalla trama "lei lo chiama campione come faceva Moser" a il nome e il cognome del biondiccio.
Suvvia.

Sappiate che qui si è ferrati in Rexologia. Non ho voglia di andare a cercare i post fatti sull’argomento, ma io so a memoria quasi tutti gli episodi. Non so se c’è da andarne orgogliosa, ma capita così anche per tutti i live dei Muse e per gli sketch di Panariello.

Ma Rex produzione paneuropea, diciamocelo, fa un po’ tristezza.
E non per il cane, che anzi è una bestiola assai bella, ma per lo smashup iniziale con questo pastore tedesco in sottofondo: un po’ ispettore Coliandro, un po’ RIS all’amatriciana, un po’ Maresciallorocca con una puntina di Distretto di Polizia lassista.

Infatti la serie è permeata da un goliardico checcefrega-checcemporta-semogentedeborgata.
Non lo dico io, ma Capparoni nel ruolo del commissario Lorenzo (o come dicevan tutti Renzo, cit.) fa a Rex in macchina: "ma che ti vuoi mettere la cintura? guarda che siamo a Roma…" e simili sparsi per tutta la puntata.
Sì, dicevo, la serie sarà venduta a livello europeo.

Al suo fianco Fabio-salirò-Ferri.
Recuperato al commissariato di Vienna l’unico sopravvissuto agli episodi con Burkhard e i due sciacquetti dell’ultima serie solo crucca. Smagrito, affiancato da una squinzia biondina che capitolerà al primo italiano visto (Nicola Farron, che io ricorderò sempre per Edera, chi ricorda sto sceneggiato?)
Trama deboluccia, ma il primo episodio era incentrato su sbolognarsi il pastore crucco poliziotto e abbandonarlo a ‘sto cretino di Roma ché ormai ‘sto Rex (sfigato coi padroni, morti o non pervenuti) non se lo piglia più nessuno, signora mia.

Finirà che il prossimo episodio sarà più o meno così:
Quartiere Tiburtino: omicidio della mala cinese in un ristorante
– Rex entra nel ristorante e mentre gli altri fanno i rilievi lui si ciuccia un biscotto della fortuna
– il commissario interroga i lavoranti nel ristorante e Rex li controlla con muso interrogativo abbaiando, una volta che essi se ne son andati dalla questura, al suo sottoposto [e l’abbaio va a significare: "ahò (dacchè il cane si è subito ambientato da Vienna a Roma, dal wurstel alla coratella) qua c’è quarcosa che non me quadra"]. Il commissario biondo e un po’ truzzo gli darà ragione.
– Il commissario farà lo sborone coi colleghi e intanto Rex metterà a posto ufficio e schedario.
– Il commissario pasturerà senza successo una gnocca cinese, ma Rex sarà geloso e torneranno a casa assieme. Il biondo lo farà pesare al pastore tedesco, dicendogli che è un po’ ingerente nella sua vita privata. Rex lo guarderà con un muso che sottointenderà l’espressione tipica: "embé? sticazzi"
– Rex porterà il telefono sbavato al suo compagno: hanno sequestrato la gnocca cinese
– Capparoni andrà in ufficio dopo il sopralluogo nel posto del rapimento. Si mette a ragionare con Rex e trova la soluzione.
– Il commissario umano si invola nel loco della risoluzione, e un inseguimento di Rex o un suo lanciarsi sul cattivone di turno salva capre e cavoli.
– Inquadratura finale sul cane e la sua colf… ehm, il suo padrone che si abbracciano. Sigla.

Da segnalare inoltre una sigla mariobiondeggiante e quell’escamotage grafico della zampetta canina vicino al nome Rex fatta coi colpi d’armadafuoco.

Poi boh, c’ho sonno, ma sennò domani me lo scordavo.

[lo so, il titolo è bivalente e da tumblerare. Tanto non mi tumblerate mai, ehm. Spero solo che non ci sia in programma un omicidio sotto il colonnato del Bernini, sennò inizio a ridere e chi me ripija…]

Tonni e balene.

Collezionare buoni auspici.Io devo ringraziare Paolo, Francesco e Alberto.
Il primo per l’esecuzione (non per nulla, non ci conosciamo più di tanto se non per lettura reciproca continua), ma gli altri due perché sono amici meravigliosi.
Quello che penso di voi resta qui, tra le briciole negli spazi tra tasto e tasto della tastiera. Posso solo dirvi che anche dalle piccole cose si capisce che amici meravigliosi ho. Davvero.

Certo che uno va a vedere come al Luccacomics di tempo fa era il clima, e ora Wally mi dice che lui è passato come l’amico di Fran e mi vien da ridere.
Poi noto come fu per il cartoncino di un anno e mezzo fa.
[Dio, sono con questo umore e sta tristezza da tutto questo tempo? Ma che palle eh]
Eriadan, spero stavolta la balena basti tutta, perché mi sa che il lupacchiotto ha tirato le cuoia dallo sforzo.

[certo, dovrei ringraziare anche molti che han mandato email e le pastiglie Valda, ma cazzo volete, dopo qui divento più buonista cariata di Veltroni. Ma anche no.]

Awuasgnaps.

Non riesco a formulare i soliti 3-4 post che mi frullano nella testa dopo che ho in mente due cosine:
– Negli ultimi 10 metri della 100 sl maschile davo già per perso il titolo mondiale di Magnini.
– Ho visto la cerimonia del podio e non mi aspettavo Popov. Cielo. Quanto è ancora bono Popov.

[poi sì, essere premiati da Popov deve essere stato bellissimo, ma non sono in grado di proferire considerazioni tecniche dalle 12:20 circa]

Ululare alla luna.

Sto fissando da mezz’ora l’anta kalsebo della cucina per non incazzarmi.
Ora mi passa eh, con calma, però ecco uff.

Anzitutto una la mattina s’alza e vede la conferma di quello che aveva nasato. Carampane: ci riesumano Rex. Ora, ve lo confesso, io e la mia amichetta Francesca da piccine si seguiva Rex. Abbiamo pianto come due vedove vedendo Rexuccio con la zampina lì a toccare il corpo senza fintavita di Tobias Moretti e poi abbiamo convenuto assieme, guardando gli episodi successivi, che Gedeon Burkhard era mediamente bono. Anzi, cavate di torno il mediamente. Qui se ne dedicarono diversi post di orgoglio adolescenziale, capitemi. Praticamente passavamo i venti minuti prima di tornare a casa a discutere di ciò, anche di ciò [oltre che a sparlare degli altri, scusate ma era la cosa che mi riusciva megl… ehm, tutt’ora ora che ci penso…].
Ora scopri che riesumano Rex, lo girano a Roma e il poliziotto assistente del pastore tedesco lo fa Kaspar Capparoni, a cui trovo un solo grosso pregio: ho visto il suo cane e mi ci sono innamorata (del cane eh, tendo a specificare e sottolineare eh). Però sta cosa mi mette tristezza. Sarebbe come riesumare dalla naftalina Uan e Four e fargli fare un programma con Mastrota e Marco Liorni, con Four che mi vende la batteria di pentole al posto della gnocca e Uan che sostituisce Platinette come opinionista del grandefratello berciando contro Floriana. Non so se mi capite, forse no, ma fatemi scrivere così non penso all’incazzatura.

Ma non è ciò che mi ha fatto incazzare. Anzi, mica so se scriverlo, perché purtroppo mi è partita la sign in email da quanto ero incazzata e c’è la mia uerreelle sopra. Però posso dire solo questo: non farò gesti avventati perché Taormina costa troppo e io ho Gnappo sotto casa. Ma io a lavorare con alcune donne mi ci trovo ehm non molto benebenebene. Ovvero, dimmelo che non gliela fai, perché se io ti considero come se fossi normale dopo perdiamo tempo in due eh. Son cose, ma anche no.

L'indulto a Scofield [o perlomeno i lavori socialmente utili a casamia]

In pratica ho scoperto una cosa. Mentre mia nonna guarda solo telegiornali io guardo solo telefilm.

E in diversi telefilm mi ci incricco pure abbestia. Tipo, io per Alias facevo i giovedì estivi a casa. Perché al solito i telefilm che seguo li schiaffano o a orari da cocainomani o in serate dove la gente normale ha una vita sociale.

Io vi parlai già qui di Alias, però in Alias si declinava una antipatica dicotomia personaggio preferito/figone per cui rifarsi gli occhi tra una scena splatter e l’altra. Quindi mentre si godeva della visione del personaggio Sloane si guardava con l’occhio alla Spank il signor Vartan nelle vesti di Michael Vaughn.

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Ma passiamo a un altro, di Michael [mmm, ora che ci penso, è un caso]. Probabilmente alcuni di voi vedranno Prison Break, e se ne è già parlato per altro [giuro, non metto più un link, che qui è la sagra dell’autoreferenzialismo]. Ma dovete capire, mentre sto aspettando le ultime due puntate della season due ne parlo qua con voi.

Con Michael Scofield finalmente abbiamo sopito il problema che sussisteva in Alias.

Ovvero, non solo stimo il personaggio, ma penso anche a cose che insomma, stavolta un son cose ci sta a corollario veramente come il cacio sui maccheroni. Ecco, immaginatevi un rosario di son cose [sia mai che sto sglaps lo leggano i biNbi e che io scriva cose da censurare… e se il Moige mi fa chiudere bottega? ormai sono una testatagiornalistica…]. Ma facciamo un passo indietro, anzi, vi allego un efficacie log di gtalk con la contessa Ari:

ari.rocks: eccomi

 me: guardavo prison break

ari.rocks: io pure lui ènotevolissimo

me: lui ti dirò inizialmente non mi piaceva, ora ehm (censura)

10:16 PM ari.rocks: io lo smonterei

me: esatto :D

ari.rocks: che pezzo di ficooooooooooooo wentworth ma che nome

me: genitori di merda

ari.rocks: ma infatti forse hanno bilanciato il cognome, miller se se chiamava jack…

10:17 PM non faceva lo stesso effetto

me: vabbè è come se m’avessero chiamata rogismunda fiorini

ari.rocks: o a me teodolinda galati

me: esattamente

Diciamo così, che ero così impestata a seguire la storia che in realtà io, finché ero così fissata sulla storia non m’ero accorta bene di quanto fosse manzo Wentworth Miller.

Anzi, secondo pezzo di log, mentre si parlava di rimedi per l’insonnia:

me: anche se penso a tamarindo miller mi abbiocco tipo catalessi fulminea

11:34 PM ari.rocks: mamma mia

tamarindoooooooo

me: eh, pur di non usare il nome lo ribattezzo random

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Ora, capitemi. Già il personaggio Michael Scofield in Prison Break è meraviglioso. Riassumendo [condensando al minimo gli spoiler]: lui viene a sapere che il fratello l’ha molto aiutato, ma ora si trova in prigione condannato a morte. Ma ingiustamente. Quindi prima tenta di progettare un piano per farlo evadere. Ma ricordarsi del dedalo della prigione è una missione praticamente impossibile. Da lì parte l’idea di farsi tatuare la cartina della prigione addosso e però manca il modo di entrarvici: semplice, una rapina in banca. Proseguire, ora che in pratica in Italia deve finire ancora una prima stagione, è impossibile. Ma sappiate che ad esempio, nella seconda stagione, per alcuni momenti ho davvero pensato che dovremmo portarci qui in Italia lo Scofield e lo dovremmo mettere al posto di Mastella. O perlomeno qui in Italia, secondo me, l’indulto a Scofield sarebbe stato dato per direttissima, pergiove. Io comunque mi offro sempre volontaria per fargli scontare i lavori socialmente utili in casa mia. Sarebbero di una utilità sociale assurda, ve lo dico io, ve lo assicuro anzi eh.

Wentworth Miller

Son cose.

[per la serie: addottrinatevi. Vi si forniscono alcuni utili link per emanciparvi sulla serie.] 

Our trial and tribulations.

Matthew Bellamy: Starlight liveMancano 29 giorni al vedere questo omino bassino con i denti distribuiti in bocca come il grano gettato sui campi di Saraceno dal coltivatore Barilla con la manicure appena fatta.
Insomma, -29 al concerto dei Muse ad Assago.

Carampani, ci stiamo organizzando.
Nel senso che quando si verrà a Milano oltre a vedere taluni di voi al concerto magari ci si magna anche una pizza assieme.
La Thus sta impegnandosi a organizzare una wiki per il tutto. Leggete da lei e seguite gli sviluppi [magari li posterò anche qui, però non so, organizziamoci che è bello vederci e cose]

Il titolo, per la prima volta nella vita dei titoli di codesto sglaps, ha anche un perché.
Insomma, ci sono sempre quegli inutili premi fuffosi di MTV. Pensate, la categoria italica l’han vinta i Finley. Che giusto per far rosicare Tzn Ferro ci sta, però perdonatemi, ma rotfl.

Il Best Alternative l’han vinto i Muse.
Il video della performance di Starlight è anche su Youtube, ma siccome lo rimuovono sovente [si violano i copyright, dicheno] io vi do il link al search. Ecco, dalla fotina qui sopra dovete immaginare che comunque è stata una ganzata.
[se volete lo pescate anche tra i vari video di microcuts.net, ma io ci ho perso un’ora riguardandomeli, quindi se siete come me è pericoloso]
Ma dicevo, il titolo è coerente. Matt, come suole usare da diversi concerti [mi pare sin dai primi in Spagna] suole cambiare le parole solite del ritornello di Starlight "our hopes and expectations" con "our trial and tribulations". Lo faceva anche con Sunburn. Son vezzi.
Magari siccome anche Justin Timberlake li ha considerati come "miglior band qui stasera" e Brandon Flowers dei The Killers quando ha ricevuto il Best Rock ha detto che quel premio che prendeva apparteneva in realtà ai Muse… Ecco, il 2006 è stato un buon anno musiano, penso.

Io avrei sicuramente avuto una sindrome vaso vagale.

Hugh Laurie

Premessa: io amo il Dr House come personaggio.
Corollario: questa donna non ha fermato* Hugh Laurie a Milano. Un suo autografo mi avrebbe fatto risalire, come un salmone norvegese nella corrente, la scala sociale delle simpatie in nefrologia visto che House è il telefilm preferito di tutti lì dentro, tranne che del prof Idolo.
E a me di norma degli autografi non me ne frega nulla. Pensate, mi sarei potuta bullare dopo le vittorie di Magnini del suo scarabocchio qui sopra, ma primo non avevo la connessione, secondo non avevo uno scanner, terzo è l’unica cosa che ho da mostrare quando un amico viene in casa [tipo la collezione di farfalle]. Quindi non posso bullarmene [poi ho perso anche quello di Bersani, il cantante, perché era fatto su un ex certificato della scuola… chissà dove sarà, mah, sticazzi], pare inutile.
Però ve l’ho detto, un autografo di House visto che noi medicucoli siamo come i bimbi… sarebbe stato bello.
Perché insomma, di Gregorio Casa io bimbetta urlante lo sono. Anzi, vorrei esserne la versione italica con due gambe funzionanti e che piscia da seduta, utilizzando una camionata di eufemismi a caso.
Debbo fotografarvi però la scena strappalagrime:

Anna: ehm , mi sa che era proprio il dr house che ho visto
è in italia in questi giorni
Fran: …
Anna: :(((((((
Fran: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
ehm

:°°°°°°° (cit.)
Anna: ma non sapevo cosa dirgli! cosa gli dico!
lol
non sono disinvolta
sono imbranata
Fran: SVIENIGLI ADDOSSO
Anna: "hello, are you hugh laurie?"
"nice to meet you, you are my idol"
"could you please sign this for my friend?"
Fran: "hi, my friend is quas come te when u do dr house"
Anna: lol
I have a friend who does clever jokes like you when you do dr house
Fran: ecco
Anna: ok, now, marry her, please
:P
Fran: LOL

A parte gli scherzi, tranne fargli pensare che noi italiani si sia ancora così sudici da avere nei pascoli di montagna la brucellosi o far uscire nel New Jersey la yersinia pestis come fosse nulla, il Dr House è parecchio ganzo. Certo, in due minuti spende tra pet, tac, esami invasivi e vicodin per se stesso quello che un povero medico italiano può spendere in due mesi [altrimenti la ASL viene a fartelo notare munita di un endoscopio, così, per gradire…], però ganzo è ganzo.
Pensando al mio orientamento di specializzazione e alle mie battute un po’ estemporanee… beh, cazzo, come faceva a non diventarmi idolo?
Non è stronzo, è adorabilmente bastardo. Di gente che ha catalogazioni filologiche di prof stronzi lasciatevelo dire: io se trovo un docente così mi installo tipo climatizzatore a parete in reparto. Piace perché è antieroe. Quando da noi s’è visto un medico così? Noi abbiamo avuto Dapporto che in Amico mio faceva sì il pediatra tanto buono, ma era così buono che dopo che ti guariva dalla diarrea ti faceva venire il diabete di tipo II dalla zuccherosità e il buonismo degli episodi. Diobono, era come qui è ritratta la Cameron [non dite che ce l’ho con le donne, ma lei e i suoi buoni sentimenti mi fanno collassare le ovaie. Piuttosto meglio la Cuddy, Foreman….], uno come House ce lo scordiamo. Noi che siamo abituati all’idea del dottore bello, buono, serio ed educato. Fuori quell’involucro un po’ così incastonato nella misantropia dentro c’è un uomo che maschera tratti migliori di quelli che magari altri riescono solo a recitare. Sarà per quello che ci piace. Perché è uno Sherlock  [non per nulla Conan Doyle era medico] scazzato così disilluso dalle persone che osserva partendo dall’idea che chiunque menta e che è diventato medico per curare le malattie primariamente rispetto che i pazienti.
Un uomo con il complesso di Rubik, non un medico con il complesso messianico.

Però, io ad House e al suo modo disinvolto di parlare gli voglio bene:
Paziente: "Suppongo che lei sia stato innamorato…"
Dr.House: "… è quella cosa che gonfia i pantaloni?"

*io non ho visto per 4 ore di scarto a Cannes Wentworth Miller e già rosicavo per quello, ma sarà un altro post. Scusate, vado ad affogare i dispiaceri nel Maalox

Bimbettismi urlanti

Pensate voi, torno a casa dopo essermi goduta la nebbia, trovo in palinsesto su teleducato una trasmissione appellata "serata salute" e mi trovo quelli che per non apparire in alcuna chiave di ricerca, visto che qui per l’affaire Hunziker ci ha citati anche Panorama [grazie a Uio per la segnalazione], chiameremo il prof Mito e il prof Idolo.

Mi sono accorta che nell’ipotetica scaletta di divinità ologrammatiche la trimurti si baserebbe su:
– Matthew Bellamy
– Prof Mito [E.F.]
– Prof Idolo [A.C.]
Ho deciso che mi farò un altarino faidate.

Ma insomma, il punto è un altro. Cosa ho fatto oltre a seguire l’argomento nefrologico della serata? Ho fatto le fotine per far conoscere gli idoli all’amica che ormai li conosceva per sentito dire.
[Invero mi vergognavo, ma qualcuno mi ha detto che la sua ex avrebbe fatto la stessa cosa e quindi mi sono alzata e l’ho fatto. Son cose.]

P.s. Mi scuso se la radio non andò in onda. Ci rifaremo domenica. Coraggio.